Cosa prevede il Pnrr per trasporto pubblico e mobilità sostenibile #OpenPNRR

Gli interventi per la mobilità dei cittadini sono diversi, dal ricambio del parco veicolare alla costruzione di cicolvie. Si parla di quasi 10 miliardi di euro in totale.

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Ridurre le emissioni nel settore dei trasporti rappresenta un elemento cardine nel contrasto ai cambiamenti climatici. In particolare la decarbonizzazione del comparto delle automobili che, secondo Ispra, pesa per il 16% delle emissioni totali registrate nel 2021. Risultano quindi cruciali gli investimenti per implementare nuovi motori più tecnologici ma anche per incentivare i servizi del trasporto pubblico locale e la mobilità dolce.

In questo senso, il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede alcune misure. In larga parte, si tratta di rinnovamenti del parco veicolare pubblico, con mezzi a minori impatti rispetto a quelli circolanti. Ma ci sono anche interventi legati alla costruzione di nuove piste ciclabili e al trasporto intermodale.

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Le misure per il trasporto pubblico locale e la mobilità sostenibile

Sono in tutto 9 le misure che riguardano il settore. Nel dettaglio, ci sono 8 investimenti e 1 riforma. Quest’ultima in particolare riguarda le procedure per la valutazione di progetti nel settore del trasporto pubblico locale e del trasporto rapido di massa e ha lo scopo di accelerare le tempistiche di realizzazione degli interventi e semplificare le procedure di valutazione dei progetti. Ciò dovrà avvenire razionalizzando le responsabilità, eliminando le duplicazioni di competenze e semplificando le procedure di pagamento.

Tornando agli investimenti, sono previste risorse per un valore di circa 9,5 miliardi di euro. Stando all’ultimo aggiornamento di Italia domani rilasciato lo scorso settembre, sono già disponibili informazioni sui progetti ammessi a finanziamento per 5 misure.

I dati riportano le misure relative ai mezzi pubblici, al trasporto intermodale e alla mobilità sostenibile. Alcune di queste sono delle sottomisure.

FONTE: elaborazione openpolis su dati OpenPNRR
(ultimo aggiornamento: giovedì 16 Novembre 2023)

La misura più consistente riguarda il rinnovo flotte bus e treni verdi per la quale sono previsti 3,64 miliardi. Questo investimento si suddivide in 3 linee di finanziamento: il rinnovo del parco autobus attraverso l’acquisto di mezzi a basso impatto ambientale, l’acquisto di treni con propulsione a idrogeno o elettrica e degli interventi sul parco veicolare dei vigili del fuoco.

In totale sono previsti 110 progetti: 70 per il trasporto pubblico su gomma, 32 per quello su rotaia e 8 per i mezzi di emergenza. Escludendo questi ultimi, la regione in cui si registrano più interventi è la Lombardia (18) a cui seguono Emilia-Romagna (10) e Veneto (9). La Lombardia è anche il territorio in cui risultano più risorse allocate (416,7 milioni) seguita da Lazio (339) e Sicilia (284,3). Circa il 38% dei finanziamenti riguarda aree del sud del paese, attestandosi leggermente al di sotto della quota mezzogiorno. Il progetto più corposo riguarda l’acquisto degli autobus elettrici da parte del comune di Milano, con un finanziamento pari a 213,5 milioni di euro.

Un’altra misura importante è quella dello sviluppo del trasporto rapido di massa. L’obiettivo principale di questo investimento è di realizzare 240 km di rete attrezzata nelle aree metropolitane delle maggiori città italiane. Riguarda diversi mezzi di trasporto: metro (11 km), tram (85 km), filovie (120 km) e funivie (15 km). Questo investimento è incluso all’interno dell’ultima proposta di modifica, che sposterebbe una scadenza dal 2024 al 2025.

Su 38 progetti totali, 12 si trovano in Campania e 8 in Lombardia, due delle regioni in cui si trovano le aree più densamente urbanizzate del paese. Se però si guarda al lato delle risorse, sono Sicilia e Emilia-Romagna ad ottenere i finanziamenti maggiori, rispettivamente con 1,1 miliardi di euro e 787,2 milioni. Sono infatti situati a Bologna e a Palermo i due progetti più corposi della misura: il primo riguarda la realizzazione della prima linea tranviaria del capoluogo emiliano, con un importo pari a 511,3 milioni di euro; il secondo riguarda il sistema del tram del comune di Palermo e le risorse previste ammontano a 504,4 milioni di euro.

La prossima misura è invece legata alla mobilità ciclistica. Ha lo scopo di realizzare circa 570 km di piste ciclabili urbane e metropolitane e circa 1.250 di percorsi turistici. Anche questo è un investimento potenzialmente interessato dalla proposta di modifica che farebbe slittare alcune scadenze della prima linea di intervento e definanzierebbe la seconda. Allo stato attuale , in tutto si parla di 188 progetti, di cui 148 destinati al primo ambito di intervento e 40 al secondo. Sono concentrati principalmente nei comuni dell’Emilia-Romagna (25), della Lombardia (23), e del Veneto (22). La Lombardia è la regione in cui sono previsti più interventi legati all’ambito urbano (19) mentre in Toscana ce ne saranno di più per quel che riguarda le ciclovie turistiche (8).

Il grafico mostra il numero di progetti e le risorse per la misura relativa al rafforzamento della mobilità ciclistica. A sua volta, questa misura si compone di due sottomisure:

Alcuni progetti ricadono su più territori.

FONTE: elaborazione openpolis su dati OpenPNRR
(ultimo aggiornamento: martedì 13 Giugno 2023)

La regione che però beneficerà di più fondi è la Toscana (74,4 milioni per entrambe le sottomisure) a cui seguono Puglia (73,8 milioni) e Lombardia (70,3). Il 43% delle risorse sono veicolate ad aree del sud, risulta quindi superata la quota mezzogiorno. L’intervento con i finanziamenti maggiori è quello legato alla ciclovia della Magna Grecia, che vedrà coinvolte la provincia di Catanzaro e la città metropolitana di Reggio di Calabria, con importi pari a 33,3 milioni di euro.

Anche digitalizzazione e idrogeno tra le misure legate al trasporto pubblico.

Le ultime due misure analizzate riguardano aspetti di digitalizzazione e implementazione dell’energia a idrogeno. Nel dettaglio, la prima è una sottomisura legata ai servizi digitali e alla cittadinanza digitale, con un focus sulla mobilità. Ha l’obiettivo di facilitare la combinazione di più mezzi di trasporto (sia pubblico che privato) e facilitare il pagamento dei biglietti. In totale, sono 6 i progetti, situati in Lombardia (2), Lazio e Campania (1). L’intervento per cui sono previste più risorse è il progetto living lab gestito dal comune di Milano, con un importo pari a 7 milioni di euro.

La seconda misura invece è relativa alla sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto ferroviario con una conversione delle linee non elettrificate che hanno un elevato traffico in termini di passeggeri. Dal momento che in Italia non esistono stazioni di rifornimento a idrogeno per il trasporto su rotaia, sono incluse in queste risorse anche attività di ricerca e sviluppo per gli elettrolizzatori ad alta pressione e i sistemi di stoccaggio. Inoltre, sono comprese anche le attività di produzione di idrogeno verde in prossimità delle stazioni. Gli interventi sono 9, 3 dei quali in Sardegna. Il progetto con più risorse verrà attuato sulla linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo con un finanziamento totale pari a 139,2 milioni di euro.

Foto: Joshi Milestonerlicenza

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