Chi beneficerà dei fondi Pnrr per l’accessibilità dei luoghi della cultura #OpenPNRR

Ridurre le barriere di accesso alla cultura è fondamentale per permettere a chi ha delle disabilità di essere parte della vita di comunità. Abbiamo analizzato i progetti che verranno finanziati con i 300 milioni previsti.

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Il piano nazionale di ripresa e resilienza prevede delle misure specifiche per la promozione della cultura e del turismo. Tra queste, ci sono anche degli interventi per garantire la fruizione del patrimonio culturale alle persone con disabilità, una fascia di popolazione spesso discriminata. Assicurare l’accesso ai luoghi di interesse culturale è importante al fine della più ampia inclusione possibile delle persone con disabilità nella comunità di cui fanno parte.

In questo articolo concentreremo la nostra analisi su uno specifico investimento del Pnrr che stanzia 300 milioni di euro per la rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi. Approfondiremo gli obiettivi di questa misura e analizzeremo gli esiti dei relativi bandi pubblici.

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I fondi per l’accessibilità dei musei

La misura oggetto di analisi si compone di quattro linee di intervento che sono complementari tra di loro:

  • la rimozione delle barriere fisiche e cognitive che rendono più difficoltosa la fruizione del patrimonio culturale;
  • la redazione di Peba (Piano strategico per l’eliminazione delle barriere architettoniche), ovvero dei documenti specifici che mirano alla pianificazione degli spazi e alla limitazione degli ostacoli all’accesso della cultura;
  • la creazione di un sistema informativo sui beni culturali accessibile a chiunque;
  • programmi di formazione specifici per gli esperti nel settore.

Questo investimento è di titolarità del ministero della cultura (Mic) ed era aperto a musei, archivi, biblioteche.

300 milioni di € i fondi previsti dal Pnrr per l’intervento.

Concentreremo l’attenzione sulle prime due linee di intervento, quelle per le quali sono state pubblicate delle graduatorie. Le procedure sono state diverse a seconda della natura dell’ente (pubblico, privato o pubblico non afferente al Mic).

Per quel che riguarda gli istituti pubblici, è stato pubblicato il 6 settembre 2022 un decreto di riparto delle risorse. Le graduatorie di assegnazione dei fondi sono state pubblicate il 1 dicembre 2022 con il decreto 1155 e sono divise tra le due linee di intervento considerate. Per la rimozione delle barriere architettoniche sono stati assegnati complessivamente circa 127,3 milioni di euro. Il ministero dichiara che i progetti finanziati saranno 527 ma i codici univoci di progetto (cup, un codice alfanumerico che serve per identificare in maniera univoca ogni singolo intervento finanziato) presenti nelle graduatorie risultano essere 605. Più cup possono insistere su un unico bene. Risultano inoltre allocati circa 3,3 milioni di euro per la redazione dei Peba.

Per gli enti pubblici non afferenti al Mic e quelli privati sono stati aperti altri due avvisi pubblici. Per i primi, sono stati poi assegnati i fondi con il decreto 156 del 21 febbraio 2023. Le graduatorie includono tutti gli interventi ma al contrario di quelle per gli istituti pubblici non è possibile separare gli interventi per la stesura dei piani Peba da quelli per la rimozione degli ostacoli all’accesso alla cultura. Si parla complessivamente di poco più di 123,2 milioni di euro per 262 progetti.

Per i secondi, le graduatorie si trovano nel decreto 157 sempre del 21 febbraio 2023. Per gli istituti privati non sono previsti fondi per la redazione di Peba mentre sono assegnati 7,46 milioni di euro per 42 interventi di rimozione delle barriere.

I dati che abbiamo analizzato non sono inclusi all’interno del recente rilascio di dati pubblicato su Italia Domani. A questo proposito è interessante notare che sulla pagina dedicata alla misura sul sito del ministero il 17 maggio sono state pubblicate delle linee guida per l’inserimento dei dati sulla piattaforma Regis. Lo strumento dedicato ai soggetti coinvolti nella realizzazione degli interventi Pnrr ai fini della rendicontazione di quanto fatto. Si ipotizza quindi che siano in fase di inserimento nel sistema. Questo è un esempio di come le informazioni siano in continua evoluzione. Per questo è necessario un aggiornamento costante.

I dati rappresentano i fondi assegnati per regione per la parte dell’investimento 1.2 (“Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”) della componente m1c3 relativa alla rimozione delle barriere architettoniche e della redazione dei piani Peba.

Per quel che riguarda i musei pubblici, è stato possibile separare gli importi per i piani Peba da quelli per le barriere. Il dato dei musei pubblici non afferenti al Mic invece comprende sia la rimozione delle barriere che la strutturazione dei piani.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Mic per pubblici, privati e pubblici non afferenti
(consultati: giovedì 18 Maggio 2023)

Per gli enti pubblici, la regione che otterrà più fondi è il Lazio (36,3 milioni di euro per la riduzione delle barriere e 14,9 milioni per la stesura dei piani). Per quel che riguarda gli enti pubblici non afferenti al Mic e per i privati è la Campania invece a registrare gli importi maggiori, rispettivamente 14,9 e 1,7 milioni di euro.

I dati rappresentano i fondi assegnati per regione per la parte dell’investimento 1.2 (“Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”) della componente m1c3 relativa alla rimozione delle barriere architettoniche nei musei pubblici. Non sono inclusi i musei pubblici non afferenti al Mic.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Mic per pubblici.
(consultati: giovedì 18 Maggio 2023)

Considerando soltanto i progetti per l’eliminazione delle barriere nei musei pubblici, il comune che registra i maggiori importi è quello di Roma (circa 27,8 milioni di euro) seguito da Napoli (poco più i 8,9 milioni) e Venezia (3,9 milioni). Il singolo intervento con più fondi previsti è quello legato all’archivio centrale dello stato, per 7,4 milioni di euro.

Il nostro osservatorio sul Pnrr

Questo articolo rientra nel progetto di monitoraggio civico OpenPNRR, realizzato per analizzare e approfondire il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Ogni lunedì pubblichiamo un nuovo articolo sulle misure previste dal piano e sullo stato di avanzamento dei lavori (vedi tutti gli articoli). Tutti i dati sono liberamente consultabili online sulla nostra piattaforma openpnrr.it, che offre anche la possibilità di attivare un monitoraggio personalizzato e ricevere notifiche ad hoc. Mettiamo inoltre a disposizione i nostri open data che possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione.

Foto: wikimedia commonslicenza

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