Openpolis libera i dati sui progetti Pnrr nei territori #OpenPNRR

Da oggi su OpenPNRR è possibile navigare tutte le opere e gli interventi previsti. Dalla natura dei lavori alle risorse stanziate, dai territori agli enti coinvolti.

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Da oggi sulla nostra piattaforma di monitoraggio OpenPNRR sono presenti i dati sui progetti – opere e interventi – programmati dal piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Si tratta del primo e attualmente unico portale a rendere possibile un tale livello di navigazione.

Le fonti sono 3 dataset pubblicati lo scorso aprile sul portale Italia domani, relativi a tutti gli interventi approvati fino al 1 marzo 2023. Le informazioni riguardano la natura degli interventi, la loro localizzazione fino a livello comunale, gli importi assegnati e i soggetti attuatori.

È la prima volta dall’avvio del piano che il governo rende disponibili tali dati. Fin dalle prime fasi di attuazione infatti denunciamo la mancanza di trasparenza, soprattutto su un aspetto così cruciale come la realizzazione dei progetti. È anche grazie alla nostra costante attività di denuncia e pressione, sostenuta da molte altre realtà civiche, che con il passare dei mesi la situazione è lievemente migliorata. Fino alla condivisione di questi nuovi dati, avvenuta a seguito della nostra ultima richiesta di accesso agli atti (Foia).

Tuttavia, alcune criticità permangono. Le basi dati pubblicate infatti non forniscono nessuna informazione sullo stato di avanzamento dei singoli progetti. Sia in termini di realizzazione dei lavori che di risorse spese. Si tratta di una carenza non di poco conto, anche alla luce delle enormi difficoltà che il nostro paese sta incontrando nella “messa a terra” degli investimenti. Inoltre non è chiaro con quale periodicità i dataset verranno aggiornati. In questo senso, vale la pena ricordare che condividere informazioni e dati trasparenti è un obbligo di legge per le amministrazioni pubbliche. Oltre a costituire la base di un dibattito pubblico informato e di un coinvolgimento dei cittadini alla vita democratica del paese.

Trasparenza, informazione, monitoraggio e valutazione del PNRR

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Le richieste della società civile in questo senso non devono essere viste come un tentativo di ostacolare i lavori. Ma come un richiamo alla necessità di avere fonti ufficiali che rendano conto ai cittadini dell’attività svolta dal governo e da tutte le istituzioni. Sul Pnrr questo assume una rilevanza particolare, considerando la portata degli interventi previsti e l’evoluzione costante a cui è sottoposto. A maggior ragione ora che sono in corso il processo di revisione del piano e la mappatura da parte del governo dei progetti irrealizzabili. Due passaggi di cui a oggi non si sa quasi nulla.

I dati disponibili su OpenPNRR

Abbiamo estratto tutti i dati sui progetti condivisi da Italia domani lo scorso aprile. Li abbiamo uniti, collegati tra loro e integrati a quelli già presenti su OpenPNRR. Questa operazione ci ha permesso di aumentare in maniera esponenziale le funzionalità della nostra piattaforma.

Da oggi per ogni progetto è possibile conoscere:

  • la natura dell’intervento, con una breve descrizione di cosa sarà realizzato;
  • l’importo allocato;
  • il soggetto attuatore, cioè l’ente incaricato di assegnare i lavori e assicurare il loro corretto e puntuale svolgimento; 
  • il territorio in cui il progetto sarà realizzato;
  • la misura di riferimento;
  • il tema dell’intervento, basato sulla nostra classificazione originale delle misure.

L’unione tra queste informazioni e quelle già disponibili ci permette inoltre di sapere, in modo aggregato, quanti interventi saranno realizzati per ogni singola misura, territorio, organizzazione coinvolta e tema.

Tutti i dati sono consultabili navigando direttamente sulla piattaforma, esplorando mappe, tabelle e pagine dedicate. È possibile inoltre scaricare il dataset completo in formato Csv (comma separated values) o interrogare le Api (application programming interface).

121,7 miliardi € le risorse assegnate per progetti Pnrr al 1 marzo 2023, finanziati da Pnrr, fondo complementare e altre fonti.

Di questo importo, 8,6 miliardi riguardano interventi su scala nazionale che quindi non è possibile localizzare su singoli territori. È il caso per esempio di molti degli investimenti dedicati alla digitalizzazione della pubblica amministrazione e al potenziamento del sistema giudiziario nazionale. Mentre i restanti 163,5 miliardi si distribuiscono tra regioni, province e comuni.

In questo quadro, il settore che assorbe più risorse è – come era prevedibile – quello delle infrastrutture, con oltre 56 miliardi di euro allocati. Seguono le azioni dedicate alla transizione ecologica (13,5 miliardi) e quelle per la digitalizzazione (9).

Alcuni progetti ricadono su più regioni. In quei casi vengono conteggiati per tutte le regioni coinvolte. Non sono stati considerati i progetti classificati come nazionali perché non associabili a nessuna regione in particolare.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Italia domani
(ultimo aggiornamento: mercoledì 1 Marzo 2023)

Lombardia, Piemonte e Campania sono i territori dove sono stati approvati e finanziati più progetti. Complessivamente è il nord l’area su cui ricade il maggior numero di interventi, come si evince anche dalla mappa. Ciò non significa necessariamente che l’Italia settentrionale riceverà più risorse economiche. Sia perché una parte dei fondi deve ancora essere allocata, sia perché gli importi variano molto tra i diversi progetti. Inoltre va considerato che 481 azioni interessano più regioni contemporaneamente. È un caso ricorrente quando si parla di interventi su ferrovie e autostrade che collegano zone diverse del paese.

138.640 i progetti finanziati dal Pnrr al 1 marzo 2023.

Il nostro impegno per l’accesso ai dati

È dall’avvio del Pnrr nel 2021 che denunciamo la scarsa trasparenza sulla sua realizzazione. Da parte del governo Draghi prima e di quello guidato da Meloni poi. Basti pensare che prima dell’aggiornamento di inizio aprile, l’unico dataset sugli interventi finanziati dal piano era datato 31 dicembre 2021 e conteneva poco più di 5mila progetti.

Ad aprile 2022 avevamo inviato – insieme ad altre organizzazioni della società civile – una prima richiesta di accesso agli atti (Foia) e a febbraio 2023 una seconda. Oltre alle informazioni sui progetti e sul loro avanzamento in termini di lavori e risorse spese, avevamo chiesto i dati sui bandi e i loro esiti e sui soggetti coinvolti.

Il Foia o diritto di accesso generalizzato è uno strumento per ottenere dati e documenti di interesse pubblico in possesso delle amministrazioni. Vai a “Che cos’è il Foia”

A entrambe le nostre richieste il governo aveva risposto in modo insoddisfacente, sostenendo che i dati in loro possesso fossero già tutti pubblicati. Ciononostante, dopo il primo Foia Italia domani aveva aggiornato il catalogo open data, condividendo il dataset sui 5mila progetti già menzionato. La stessa dinamica si è ripetuta anche a seguito della nostra seconda domanda di accesso agli atti: dopo averci inviato una risposta inadeguata, l’esecutivo ha pubblicato l’aggiornamento dei dati sui progetti. Un risultato positivo, che possiamo considerare frutto del lavoro di denuncia e domanda di trasparenza che portiamo avanti dal 2021. Non solo attraverso i Foia ma anche con i nostri articoli e le attività di monitoraggio su OpenPNRR.

Non è ancora abbastanza

Per quanto il rilascio di questi nuovi dati rappresenti certamente un importante passo avanti, alcuni elementi critici permangono.

L’assenza di informazioni sull’avanzamento dei progetti è una lacuna grave.

Innanzitutto i dataset pubblicati non contengono indicazioni sullo stato di avanzamento dei progetti. Una mancanza grave, soprattutto alla luce delle difficoltà che il nostro paese sta riscontrando nella realizzazione degli interventi. Basti pensare alle irregolarità segnalate dalla commissione europea sui progetti legati alla rigenerazione urbana e al teleriscaldamento. E che a oggi continuano a bloccare l’erogazione all’Italia della terza rata di fondi pari a 19 miliardi di euro. Ulteriori difficoltà sono state rilevate sul fronte delle scadenze che il nostro paese deve completare entro giugno.

Un secondo analogo esempio che vorrei fare, abbastanza semplice e di facile comprensione, è relativo alla sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto stradale: semplicemente il numero delle domande è stato inferiore alla disponibilità finanziaria.

In questo senso, il ministro ha precisato che sono in corso delle trattative con la commissione Ue per la rimodulazione di questi adempimenti e più in generale dell’intero piano. Sarebbe inoltre in corso una mappatura di quei progetti che allo stato attuale risulterebbero irrealizzabili. Su tutto questo a oggi non è disponibile nessun tipo di informazione.

Non è nota la frequenza con cui i dati sui progetti saranno aggiornati.

Strettamente legato a questi aspetti, vi è un ulteriore elemento. I dati relativi ai progetti sono stati pubblicati con più di un anno e mezzo di ritardo. E non è chiaro se questi costituiscano una pubblicazione una tantum o se saranno aggiornati con regolarità. Se così non fosse ci troveremmo di fronte a un altro grave problema. Le informazioni sui progetti sono infatti in continua evoluzione e senza un aggiornamento costante, questo rilascio di dati rischia di diventare in breve tempo obsoleto.

Per tutti questi motivi e mancanze continueremo a chiedere trasparenza e dati aperti. Crediamo che debba essere rispettato il diritto di tutti – società civile, giornalisti, cittadini – di conoscere i processi di realizzazione di un piano di investimenti pubblici da oltre 200 miliardi di euro. Misure che dovrebbero avere, almeno sulla carta, un impatto notevole in termini di sviluppo sociale ed economico del nostro paese.

La riuscita del Pnrr non è slegata dalla disponibilità di dati certi, trasparenti e pubblici. Solo monitorando la realizzazione degli interventi, infatti, è possibile prevenire i rischi di corruzione e verificare la buona gestione delle risorse e dell’andamento dei lavori. Responsabilizzando il governo e tutti gli enti pubblici e privati coinvolti.

Il nostro osservatorio sul Pnrr

Questo articolo rientra nel progetto di monitoraggio civico OpenPNRR, realizzato per analizzare e approfondire il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Ogni lunedì pubblichiamo un nuovo articolo sulle misure previste dal piano e sullo stato di avanzamento dei lavori (vedi tutti gli articoli). Tutti i dati sono liberamente consultabili online sulla nostra piattaforma openpnrr.it, che offre anche la possibilità di attivare un monitoraggio personalizzato e ricevere notifiche ad hoc. Mettiamo inoltre a disposizione i nostri open data che possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione.

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